Dopo giorni di confronto serrato, Esecutivo e Amministrazioni regionali hanno trovato la quadra. Tutte le regole per le riaperture dal 18 maggio. Nella serata di ieri, 17 maggio, è finalmente arrivato l’atteso accordo tra Governo e Regioni sulle riaperture, che in seguito il Cdm avrebbe approvato ufficialmente.
A pochissime ore dal 18 maggio, la data del “via libera” sulla ripartenza di diverse attività, l’Esecutivo e le amministrazioni locali hanno condiviso le linee guida in un documento che ricorda come, “in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo”. Domenica è stato pubblicato il nuovo DPCM 17 MAGGIO “delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali”.
All’interno del DPCM nell’allegato XVII sono riportate le misure anti contagio per la ripartenza emerse dall’intesa Governo-Regioni contenti appunto la road map e le regole per la riapertura di attività commerciali, ristoranti, bar, balneazione, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio, mercati e fiere, uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, musei e biblioteche.
Quanto alle competenze, saranno le Regioni a stabilire le linee guida per la riapertura attività economiche e produttive, ma in assenza di esse valgono le linee guida nazionali.
In bar e ristoranti, l’accordo prevede che potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi di febbre. Obbligatoria la disponibilità di prodotti igienizzanti per i clienti. Dovrà essere privilegiato l’accesso tramite prenotazione. La distanza tra i clienti viene ridotta a un metro, rispetto a come indicato precedentemente dalle discusse linee guida dell’Inail. Si dovrà privilegiare l’utilizzo di spazi esterni, mentre sarà in ogni caso vietata la consumazione a buffet. Il personale di servizio deve usare la mascherina, e lo stesso vale per i clienti quando non saranno seduti al proprio tavolo. Dovrà essere evitato inoltre l’uso di oliere, saliere e menù, non disinfettabili dopo l’uso.
Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi. Si dovrà mantenere la separazione di 1 metro tra i clienti, che dovranno indossare guanti monouso in caso di vendita di abbigliamento, oltre che la mascherina. Gli ingressi nei mercati e nelle fiere dovrà essere scaglionato e bisognerà indossare la mascherina.
Quanto alle spiagge, all’accesso potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’ingresso sopra i 37,5 gradi. Anche nelle attività di balneazione, il distanziamento interpersonale dovrà essere di un metro. Lettini e sdraio vanno disinfettati ad ogni cambio di utenza e deve esserci tra loro la distanza di almeno 1,5 metri.
L’accesso sarà possibile solo tramite prenotazione, potrà essere rilevata la temperatura, e in ogni caso sarà impedito di accedere al di sopra i 37,5 gradi. I clienti dovranno mantenere la distanza di un metro tra di loro, mentre l’operatore dovrà indossare una mascherina FFP2. Vietati sauna, bagno turco, idromassaggio.
Anche in questo caso, potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso al di sopra dei 37,5 gradi. Gli ospiti, che devono stare sempre a un metro di distanza, devono indossare la mascherina. Le strutture dovranno aumentare la sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria per la ventilazione.
All’ingresso delle piscine potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi. Vigerà il divieto di accesso al pubblico, e in vasca potranno entrare un massimo di una persona ogni 7 metri quadri. Fissati i limiti minimi del cloro in acqua, mentre gli abiti vanno riposti nella borsa personale. Prima dell’ingresso in piscina, vige l’obbligo di doccia saponata.
Anche nelle palestre potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi. Durante l’attività fisica dovrà essere assicurata una distanza interpersonale di 2 metri. I gestori dovranno assicurare la disinfezione delle macchine usate e la pulizia delle griglie di ventilazione con alcool etilico.I vestiti vanno riposti nella borsa personale.
Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi. Sarà favorito l’accesso con prenotazione. Dovrà essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno un metro.
Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi. I visitatori dovranno sempre indossare la mascherina, l’utilizzo degli ascensori sarà limitato e le eventuali audioguide dovranno essere regolarmente disinfettate.
La Regione Lazio ha emanato una propria ordinanza (Z00041) integrativa delle misure indicate nella Conferenza delle Regioni, contenente le “Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative” per il nuovo step della Fase 2 dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.
Tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di Sars-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale.
Per tutte le procedure di pulizia, disinfezione e sanificazione, di aerazione degli ambienti e di gestione dei rifiuti si rimanda alle indicazioni contenute rispettivamente: nel Rapporto Iss Covid-19 n. 19/2020 “Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza Covid-19: presidi medico chirurgici e biocidi”, nel Rapporto ISS Covid-19 n. 5/2020 “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV-2”, e nel Rapporto Iss Covid-19 n. 3/2020 “Indicazione ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”, e nel Rapporto Iss Covid-19 n. 21/2020 “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico-ricettive e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzato durante la pandemia Covid-19”.
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